LA FERMEZZA EDUCATIVA. Relazione sul secondo incontro.

Data 11/2/2007 20:18:06 | Argomento: INCONTRI IN PAESE

Ecco la relazione sul secondo incontro del ciclo "INCONTRI SULLA RELAZIONE TRA GENITORI E FIGLI".



"LA FERMEZZA EDUCATIVA"

Ciò che contraddistingue oggi la nostra generazione è la mancanza di fermezza educativa, siamo bravissimi a stare emotivamente vicino ai figli ma non “abbiamo polso”, non siamo in grado di dire il sì e il no al momento giusto, tutto questo porta a rendere la relazione con i figli esasperante per i genitori, sono loro che si sentono in disagio non i figli, ci sono tanti genitori esasperati distrutti, che non ce la fanno più. Ma cosa è questa fermezza educativa?
È la capacità di prendere delle decisioni emotivamente difficili ma che rappresentano l’interesse educativo dei figli, resistendo a pressioni psicologiche esterne ed interne che tendono ad indebolire e delegittimare gli atteggiamenti educativi valutati come giusti.
La capacità di resistere è la caratteristica della fermezza educativa: resistere non solo alle pressioni esterne cioè quelle messe in atto dai figli ma soprattutto a quelle interne “inconsistenze psicologiche inconsapevoli”, cioè quelle paure che scattano dentro di noi e condizionano il nostro modo di comportarci. Per agire la fermezza educativa è necessario conoscerci, tenere sotto controllo il nostro carattere essere consapevoli dei nostri punti deboli che ci impediscono di agire, non dobbiamo dipendere dal giudizio dei figli ma solo dalla nostra coscienza e intelligenza, dobbiamo conoscere la verità emotiva di noi stessi e ricordarsi che: “la verità si lascia trovare da chi la cerca”.
La conoscenza più profonda di noi è sentire che abbiamo valori che sentiamo come veri che abbiamo certezze morali interiori, se dentro di noi non abbiamo convinzioni non possiamo educare, senza verità siamo smarriti, non riusciamo a trovare la direzione e come tali siamo considerati agli occhi dei figli. I genitori non devono essere considerati solo dei fornitori gratuiti (es: per fare la ricarica al cell.) ma hanno il diritto e il dovere di essere rispettati e non sfruttati, cosi come i genitori amano i figli è dovere che anch’essi amino i genitori per crescere e poter amare in futuro. Cerchiamo di far sì che i figli sappiano credere in genitori buoni e giusti che siano anche in grado di sanzionarli e limitarli al momento giusto senza la paura di perdere il loro amore, solo cosi li possiamo aiutare a vivere una vita buona e giusta.
Vale la pena spendersi per qualcuno?
“la verità vi prego sull’amore”



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