Per l'ordinazione a sacerdote di fra Paolo Benedetti, riporto qui il link al sito www.ansa.it che ha riportato la notizia. Non cita espressamente il nome di fra Paolo ma riporta una riflessione del Papa che mi sembra comunque degna di nota. Non appena troverò altre informazioni le aggiungerò qui di seguito. Nel frattempo riporto direttamente le parole del Papa: Ansa News - In primo piano 07-05-2006 PAPA: NON SI PUO' FARE IL PRETE PER CARRIERISMO E INTERESSE CITTA' DEL VATICANO - Non si può fare il prete per "carrierismo", come "tentativo di arrivare in alto, di procurarsi una posizione mediante la Chiesa", per "servirsi, non servire". E' decisa l'indicazione del Papa ai 15 nuovi sacerdoti che ordina questa mattina nella basilica vaticana, e decisa la sua critica all'"uomo che, attraverso il sacerdozio, vuol farsi importante, diventare un personaggio", che "ha di mira la propria esaltazione personale e non l'umile servizio di Gesù Cristo". Il prete invece, ammonisce Benedetto XVI davanti ai 15 giovani - 12 italiani, un polacco, un israeliano e un honduregno - non deve "desiderare di diventare personalmente qualcuno, ma invece esserci per l'altro, per Cristo, e così mediante Lui e con Lui esserci per gli uomini". Ai nuovi sacerdoti, papa Ratzinger ha indicato tre caratteristiche del vero pastore: "dà la propria vita per le pecore; le conosce ed esse lo conoscono; sta a servizio dell'unità". E li ha sollecitati al "compito pastorale pratico, di seguire gli uomini, di andare a trovarli, di essere aperti per le loro necessità e le loro domande". A proposito dell'unità, Benedetto XVI ha osservato che "la missione di Gesù riguarda l'umanità intera, e perciò alla Chiesa è data una responsabilità per tutta l'umanità, affinché essa riconosca Dio". Quindi, "la Chiesa non deve mai accontentarsi della schiera di coloro che a un certo punto ha raggiunto, non può ritirarsi comodamente nei limiti del proprio ambiente, è incaricata della sollecitudine universale, deve preoccuparsi di tutti". Se quindi il sacerdote deve "innanzitutto preoccuparsi" di coloro che fanno parte della sua Chiesa, è però necessario "uscire 'nelle strade e lungo le siepi' per portare l'invito di Dio al suo banchetto anche a quegli uomini che finora non ne hanno sentito niente, o non ne sono stati toccati interiormente". Papa Ratzinger ha concluso la sua omelia ricordando l'immagine del buon pastore che prende la pecorella sulle spalle: "l'immagine - ha detto - di Colui che ha preso sulle sue spalle la pecora smarrita, che è l'umanità, e la porta a casa". |