Per non dimenticare: "Un girasole lo veglierà" di Giovanni Bontempi | |||
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Titolo: "Un girasole lo veglierà" Autore: Giovanni Bontempi Editore: La Voce del Popolo Edizioni" Pubblicato nel Luglio 1982 Sottotitolo: Le memorie di un geniere della 57ma Compagnia Artieri aggregata alla Divisione Torino Giovanni Bontempi è nato a Marone il 23 aprile 1918. Geniere, aggregato alla Divisione Torino, nella spedizione italiana in Russia, ricostruisce obiettivamente in queste pagine i drammatici mesi trascorsi in Russia, la sua odissea e la speranza di poter un giorno far ritorno in Italia. Lo spunto per questa raccolta di memorie scritte dopo la fine della seconda guerra mondiale è nato dall'esigenza di non disperdere quel patrimonio di notizie, fatti ed impressioni, raccolte direttamente da un protagonista, suo malgrado, della disastrosa campagna di Russia, nella quale furono coinvolti migliaia di soldati italiani. Questa è la prefazione dell'autore: "Non trovando in nessuna edicola una descrizione reale della triste vicenda militare, vissuta da decine di migliaia di soldati italiani, coinvolti nel tremendo accerchiamento nell'ansa del Don e nella balka della morte, mi sono deciso a descrivere nella crudezza della sua realtà quanto segue." Giovanni Bontempi Il libro è illustrato con alcune fotografie tratte dal 4° volume della "Storia del fascismo" di Arrigo Petacco. Ovviamente si riferiscono alla disastrosa campagna di Russia. In data 16 ottobre 2010, i famigliari ci hanno chiesto di ritirare dal sito la versione integrale del libro in quanto è in preparazione la stampa di una nuova versione. "Un girasole lo veglierà" è stato, infatti, oggetto di una tesi di laurea che lo ha completamente analizzato sotto diversi punti di vista: storico, geografico, linguistico e filologico. Il risultato di questo lavoro sarà un nuovo libro che verrà dato alle stampe a breve. Da parte nostra, siamo orgogliosi di aver contribuito a diffondere e far conoscere questo libro, con tutti gli incredibili eventi che questa presenza ha consentito. Il libro è stato pubblicato sul sito il 15 luglio 2006 e dopo quattro anni, giugno 2010, è successa una cosa incredibile: Un bel giorno arriva alla posta della Redazione la seguente mail: Gent.mo Sig. Pezzotti, sono Sara Bindi, ho 25 anni e vivo a Bucine, provincia di Arezzo. Le scrivo davvero emozionata dopo aver letto su internet il diario del Sig. Giovanni Bontempi "Un Girasole lo veglierà" perchè ho scoperto che lì e citato mio nonno, Bianco Bindi, anche lui geniere nella 57ma compagnia!!! Appena l'ho detto mio nonno, che vive con me e i miei genitori, è esploso di gioia e commozione!! Deve sapere che sono anni che mio nonno conserva un diario con le memorie della campagna di Russia, proprio per il medesimo intento del Sig. Giovanni Bontempi, per divulgare le vere vicissitudini degli sventurati che intrapresero la campagna e per non dimenticare tutti i poveri italiani che purtroppo non hanno avuto la fortuna di tornare...Inoltre si chiede sempre che fine abbiano fatto gli altri reduci e vorrebbe tanto poter incontrare qualcuno che,come lui, ha condiviso questa esperienza.Mi auguro quindi che il sig. Giovanni Bontempi sia ancora in vita perchè sarebbe meraviglioso poter parlare con lui!!!! Le citazioni riguardo a mio nonno su questo diario sono le seguenti: La prima a pag.4 della prima parte "1939-1940 Preludio al fronte orientale": "Due cantori di stornelli, i fiorentini Bindi e Romanelli si erano associati a noi bresciani e insieme, cantando le nostre canzoni e bevendo dal fiasco, passavamo la giornata". La seconda invece è nella seconda parte "Campagna di Russia- 1a parte", a fine pag 2 e inizio pagina 3 del file PDF: " Ogni tanto,anche senza vino,intonavamo le nostre canzoni, intervallate dagli stornelli toscani di Bindi e Romanelli." Da qualche tempo aiuto mio nonno a riscrivere il diario, l'ho ricopiato tutto nel computer e ho anche girato dei filmati per la Banca della memoria dove parla della Russia, di seguito le metto il link www.memoro.org Mi faccia sapere se è possibile sentirci,anche telefonicamente, mio nonno ne sarebbe entusiasta....e grazie per aver condiviso il diario su internet, in questo modo ha davvero riempito di gioia il cuore di una famiglia!! Un caro saluto Sara E fu così che il nostro piccolo sito riuscì a far reincontrare due vecchi commilitoni, anche se Giovanni è presente solo attraverso il suo libro, visto che ci ha lasciato ormai da molti anni. Sara ci ha promesso che, non appena possibile, ci farà avere altro materiale in possesso di suo nonno, Bianco Bindi, e lo pubblicheremo qui, assieme alle memorie di Giovanni Bontempi sperando che, nel frattempo, qualche altro parente di persone citate nel libro ci trovi casualmente, come è successo con Sara. Sarebbe davvero bello poterli riunire tutti qui. P.S. i riferimenti citati da Sara nella sua mail sono ora cambiati, in quanto abbiamo riunificato il libro in un solo file pdf identico all'originale, invece dei quattro della prima versione. Ora le citazioni sono alle pagine 14 e 30, più un'altra a pagina 74. Questo è il link al blog di Sara e Bianco Bindi, che man mano si sta riempiendo con le memorie di Bianco. Ed ecco alcune fotografie di Bianco inviateci da Sara: 1) Foto ufficiale di Bianco Bindi fatta alla Scuola del Genio di Civitavecchia 2) Foto ritagliata a forma di cuore che Bianco ha inviato alla fidanzata 3) Alcuni membri della 57ma Compagnia Artieri 4) Durante un'esercitazione ai colli romani 5) Luglio 1941, accampati durante l'attraversamento della Romania 6) Il plotone di Bianco sul fronte francese 6) agosto 1941, al confine con l'Ucraina 7) avanzata in Russia. Bianco Bindi tra i compagni Enzo Billi (sinistra) e Ferrari 8) dopo il ritorno, con Nello Nesterini nella Compagnia Artieri a Bolzano, 1943 9) sempre con Nello a Bolzano, 1943 10) con un compaesano, a Bolzano, 1943 |
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