logo
Per Contattarci: redazione@maroneacolori.it
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!

 Menu principale

 Link utili


Previsioni Meteo Marone

Centro Meteo Lombardo

Sito di BresciaMeteo dedicato alla situazione meteorologica della provincia

La Webcam dal Monte Guglielmo da www.meteopassione.com

Comuni-Italiani.it: città, province, regioni

Comune di Marone - sito ufficiale

Pregasso Insieme - sito ufficiale

Sapori e Sentieri - sito ufficiale

Sapori di Marone - sito ufficiale

Ferrovie Nord Milano - orari Brescia-Iseo_Edolo

Comunità Montana del Sebino Bresciano - sito ufficiale

Sito ufficiale della provincia di Brescia - Sportello Telematico Bresciano

Sito ufficiale della Regione Lombardia

Uniti per Marone - sito ufficiale

Vivere e crescere Marone - sito ufficiale

Lega Nord Marone - sito ufficiale

Associazione Nazionale Alpini - Sezione di Marone

Club Alpino Italiano - Sezione di Marone

Rete Bibliotecaria Bresciana

ASL Brescia - Sito ufficiale

Guida Michelin - Itinerari, Mappe, Turismo, Alberghi e Ristoranti

Bonus Elettrico per le famiglie
 Link vari: ONLUS, Solidariet�, Aiuto
Emergency

Volontari del Sebino - ONLUS

SERMIG - Arsenale della Pace

Il blog di Romina

 Link vari: cultura, svago, informazione e... di tutto un po'
La pagina di Marone a colori su Facebook


Il sito ufficiale del Presepe di Marone


Il blog dedicato alla squadra di Basket Polisportiva Maronese G2L Automazione


Il sito ufficiale del L�nare Bress�


Giornale di Brescia on line


BresciaOggi on line


Corriere della Sera on line


La Repubblica on line


La Gazzetta dello Sport on line


 I siti Partner realizzati ed ospitati da Marone a Colori, oltre al link per il 150° anniversario Unità d'Italia
Link al sito dell'Archivio Predali fotografo - Progetto Anagrafe fotografica delle famiglie maronesi     
Omaggio al Maestro Giacomo Felappi: i suoi libri, le sue opere      In questa sezione sono disponibili tutte le nostre fotografie      Roberto Predali: i suoi libri     
Sito ufficiale della sezione AVIS Intercomunale Marone, Zone, Sale Marasino      Sito ufficiale ProLoco Centro Lago Sebino      Sito ufficiale della Protezione civile     
Inviato da petizi1 su 22/2/2007 23:32:24 (945 letture)
VARIE

Dal Messaggio di Benedetto XVI per la Quaresima:

“Cari fratelli e sorelle!
“Volgeranno lo sguardo a Colui che hanno trafitto” (Gv 19,37). E’ questo il tema biblico che quest’anno guida la nostra riflessione quaresimale. La Quaresima è tempo propizio per imparare a sostare con Maria e Giovanni, il discepolo prediletto, accanto a Colui che sulla Croce consuma per l’intera umanità il sacrificio della sua vita (cfr Gv 19,25). Con più viva partecipazione volgiamo pertanto il nostro sguardo, in questo tempo di penitenza e di preghiera, a Cristo crocifisso che, morendo sul Calvario, ci ha rivelato pienamente l’amore di Dio (…)
E’ nel mistero della Croce che si rivela appieno la potenza incontenibile della misericordia del Padre celeste. Per riconquistare l’amore della sua creatura, Egli ha accettato di pagare un prezzo altissimo: il sangue del suo Unigenito Figlio. La morte, che per il primo Adamo era segno estremo di solitudine e di impotenza, si è così trasformata nel supremo atto d’amore e di libertà del nuovo Adamo. Ben si può allora affermare, con san Massimo il Confessore, che Cristo “morì, se così si può dire, divinamente, poiché morì liberamente” (Ambigua, 91, 1956). Nella Croce si manifesta l’eros di Dio per noi. Eros è infatti - come si esprime lo Pseudo Dionigi - quella forza “che non permette all’amante di rimanere in se stesso, ma lo spinge a unirsi all’amato” (De divinis nominibus, IV, 13: PG 3, 712). Quale più “folle eros” (N. Cabasilas, Vita in Cristo, 648) di quello che ha portato il Figlio di Dio ad unirsi a noi fino al punto di soffrire come proprie le conseguenze dei nostri delitti? “Colui che hanno trafitto”
Cari fratelli e sorelle, guardiamo a Cristo trafitto in Croce!E’ Lui la rivelazione più sconvolgente dell’amore di Dio, un amore in cui eros e agape, lungi dal contrapporsi, si illuminano a vicenda. Sulla Croce è Dio stesso che mendica l’amore della sua creatura: Egli ha sete dell’amore di ognuno di noi. L’apostolo Tommaso riconobbe Gesù come “Signore e Dio” quando mise la mano nella ferita del suo costato. Non sorprende che, tra i santi, molti abbiano trovato nel Cuore di Gesù l’espressione più commovente di questo mistero di amore.”
L’augurio di questa Quaresima dunque è che possiamo trovare – per grazia – nel Cuore divino di Gesù quell’Amore di cui tutta la nostra vita e tutta l’umanità è assetata.


Inviato da kia su 19/2/2007 0:42:50 (1017 letture)

Ecco la relazione sul terzo incontro del ciclo "INCONTRI SULLA RELAZIONE TRA GENITORI E FIGLI".

"AGIRE PATERNO E MATERNO"

Oggi è in crisi lo stile paterno, si sono smarrite le ragioni della positività del sentire maschile, l’istinto maschile è denigrato, i padri sono considerati gli incompresi dell’educazione, tutto è improntato al materno, commettendo un grosso sbaglio perché anche i maschi sono indispensabili per crescere i figli. Essi hanno molto da offrire e questo va loro riconosciuto, il contributo paterno va stimato e apprezzato per la sua diversità.
Esiste un tempo per il padre, quando entra come attore?
Il tempo del padre compare nell’adolescenza, fino a questa età esso si lascia guidare e ammaestrare dal femminile arricchendo e perfezionando la propria sensibilità, poi ecco che la madre consegna il figlio nelle sue mani, esse arrivano ad un certo punto chiamato capolinea, si sentono impotenti davanti al figlio che sta crescendo e sentono che il solito sistema non funziona più, non si sentono più protagoniste, vogliono continuare il proprio progetto di vita accantonato alla nascita del figlio, e iniziano così ad apprezzare la diversità dell’agire educativo.
Anche i figli sono incuriositi dalla figura paterna, il suo sistema di pensiero è meno conosciuto, e lo cercano non tanto come naturale senso di benevolenza (che dovrebbe già esserci), ma cercano la stima e sanno che il padre è in grado di darla solo a chi se la merita, che dimostra di poterla avere.
Il bravo del padre è molto più ricco di significato rispetto a quello della madre, che è spesso gratuito e non meritato
C’è una differenza tra il codice materno e quello paterno: il primo dice “protezione” (cercare di evitare al figlio tutto ciò che lo fa soffrire), il secondo dice “incoraggiamento”, con questa parola si mette il figlio di fronte alla realtà e alla verità sia negli aspetti negativi che positivi, lo si porta a riflettere sui suoi errori, a trovarsi una soluzione e a responsabilizzarsi di conseguenza.
Ciò che contraddistingue l’agire paterno, quindi, è la fede nel valore, l’intima certezza che ci sia un motivo valido per dire al figlio di agire in un certo modo anche se questo lo fa soffrire e va contro le sue aspettative, ma che poi lo ricompenserà. Il mondo va accettato cosi com’e, anche se e non è perfetto.
Caratteristiche agire maschile:
• è più franco e diretto e chiama le cose con il loro nome
• ha meno paura a dire al figlio “arrangiati”e tira fuori le tue capacità.
Quando il padre “ferisce il figlio” piange silenziosamente, ma esso sa trattenere il dispiacere sfidando le incomprensioni e il rifiuto: questo è il vero amore.


Inviato da petizi1 su 17/2/2007 14:56:09 (1257 letture)
Vita Civica

PER IL CORAGGIO DI VIVERE E DI FAR VIVERE
MANIFESTO
PER LA GARANZIA DI UNA PRESA IN CARICO GLOBALE:
DI TRATTAMENTO, CURA E SOSTEGNO E CONTRO L’ABBANDONO, L’ACCANIMENTO E L’EUTANASIA NEL NOSTRO PAESE

In un contesto in cui l’autonomia della persona malata o con disabilità viene univocamente interpretata prima di tutto come il diritto di dire di no e di rifiutare qualcosa, favorendo una linea rinunciataria che sembra minare l’alleanza terapeutica tra medico e paziente, e tenta di far rientrare l’eutanasia tra i compiti della professione medica, i promotori di questo documento ritengono importante ribadire quanto segue:

1. Il riconoscimento della dignità dell’esistenza di ogni essere umano deve essere il punto di partenza e di riferimento di una società che difende il valore dell’uguaglianza e si impegna affinché la malattia e la disabilità non siano criteri di discriminazione sociale e di emarginazione. Questo riconoscimento richiede anche concreti investimenti sul piano economico e su quello culturale, per favorire un’idea di cittadinanza allargata che comprenda tutti, come da dettato Costituzionale, e per riaffermare il valore unico ed irripetibile di ogni essere umano, anche di chi è talora considerato “inutile” poiché, superficialmente, giudicato incapace di dare un contributo diretto alla vita sociale.

2. Il dolore e la sofferenza (non solo fisica), in quanto tali, non sono né buoni né desiderabili, ma non sono senza significato: l’impegno della medicina e della scienza per eliminare o alleviare il dolore delle persone malate o con disabilità, e per migliorare la loro qualità di vita, evitando ogni forma di accanimento terapeutico, è un compito prezioso che conferma il senso della professione medica, non esaurito dall’eliminazione del danno biologico. La medicina, i servizi sociosanitari e, più in generale, la società, forniscono quotidianamente delle risposte ai differenti problemi posti dal dolore e dalla sofferenza: risposte che vanno potenziate e che sono l’esplicita negazione dell’eutanasia, del suicidio assistito e di ogni forma di abbandono terapeutico.

3. Non si possono creare le condizioni per l’abbandono di tanti malati e delle loro famiglie. È inaccettabile avallare l’idea che alcune condizioni di salute rendano indegna la vita e trasformino il malato o la persona con disabilità in un peso sociale. Si tratta di un’offesa per tutti, ma in particolar modo per chi vive una condizione di malattia, questa idea, infatti, aumenta la solitudine dei malati e delle loro famiglie, introduce nelle persone più fragili il dubbio di poter essere vittima di un programmato disinteresse da parte della società, e favorisce decisioni rinunciatarie.

4. Occorre rinsaldare nel Paese la certezza che ognuno riceverà trattamenti, cure e sostegni adeguati. Prima di pensare alla sospensione dei trattamenti, infatti, si deve garantire al malato, alla persona con disabilità e alla sua famiglia ogni possibile, proporzionata e adeguata forma di trattamento, cura e sostegno. La Costituzione Italiana, tutte le leggi vigenti in Italia, oltre alla Convenzioni sui Diritti dell’Uomo e alla recente Convenzione ONU sui diritti e la dignità delle persone con disabilità, affermano la dignità di tutti ad avere il diritto all’accesso alle cure.

5. I promotori e i firmatari di questo documento si impegnano, nell’ambito delle loro professioni e secondo le loro competenze, a sostenere e difendere sempre il principio dell’accesso ad ogni tipo di intervento socio-sanitario per tutti e il chiaro NO ad ogni forma di induzione volontaria della morte o di pratica eutanasica e di implicita o esplicita istigazione al suicidio assistito.

6. La morte è un fatto e non un diritto: per questa ragione non può essere oggetto di una scelta sostenuta dalla società civile. Ciò non significa negare il valore dell’autonomia e della libertà della persona, ma riconoscere che il valore di ogni scelta dipende dal suo contenuto. In ogni caso, l’equiparazione della scelta di chi vuole vivere e di chi vuole morire è scorretta per la semplice ragione che solo la vita, e non la morte, è il fondamento dei diritti umani e della loro tutela.

7. Lo sviluppo della medicina, così come oggi la conosciamo e la pratichiamo, è stato ed è reso possibile solo da una concezione “positiva” dell’esistenza umana, capace di accettare la sfida dell’assistenza e della cura, anche di fronte alla patologia più severa e al declino fisico e psichico della vecchiaia.

I promotori e coloro che aderiscono a questo manifesto ritengono che sia importante garantire una società che non abbia paura del dolore poiché usa la scienza, le leggi e le competenze per combatterlo. Ciò che era considerato incurabile e inguaribile cento anni fa oggi è spesso curabile e guaribile, e l’oscurantismo e la paura non appartengono a chi ha fiducia nell’uomo, nella sua capacità e nel suo coraggio.


L'associazione Scienza & Vita sostiene questo manifesto e invita coloro che condividono le tesi qui espresse a firmare il documento e a promuoverlo in tutte le sedi ritenute opportune.

Per sottoscrivere questo manifesto collegati a www.unicatt.it/bioetica/manifesto


I PROMOTORI

• Felice Achilli, medico, Presidente Medicina e Persona; Direttore U.O.Cardiologia, Ospedale Manzoni, Lecco
• Marco Brayda-Bruno, medico, Direttore U.O. Chirurgia Vertebrale III, IRCCS Ist. Ortopedico.Galeazzi Milano
• Dario Caldiroli, medico, Direttore U.O. Neuroanestesia e Rianimazione, Fondazione IRCCS Ist. Neurologico C. Besta, Milano
• Bruno Dallapiccola, medico, Presidente Scienza & Vita Nazionale, Ordinario genetica medica, Università La Sapienza, Roma
• Maria Luisa Di Pietro, medico, Presidente Scienza & Vita Nazionale, Associato di Bioetica, Università Cattolica Sacro Cuore, Roma
• Giovanni Battista Guizzetti, medico, Direttore U.O. Stati Vegetativi, Bergamo
• Vladimir Kosic, delegato OMS per l’Italia-Functioning and Disability Reference Group, Presidente Consulta dei Disabili Friuli Venezia Giulia, Trieste
• Matilde Leonardi, medico, delegato OMS per l’Italia-Functioning and Disability Reference Group, Vice Presidente nazionale FIAN, Milano
• Mario Melazzini, medico, Direttore U.O. Day Hospital Oncologico IRCCS Maugeri; Presidente nazionale AISLA, Pavia
• Adriano Pessina, filosofo, bioeticista, Direttore Centro Bioetica UCSC, Milano-Roma
• Valeria Zacchi, medico, Direttore Sanitario IRCCS Fatebenefratelli, Brescia


Inviato da kia su 11/2/2007 20:18:06 (887 letture)

Ecco la relazione sul secondo incontro del ciclo "INCONTRI SULLA RELAZIONE TRA GENITORI E FIGLI".



"LA FERMEZZA EDUCATIVA"

Ciò che contraddistingue oggi la nostra generazione è la mancanza di fermezza educativa, siamo bravissimi a stare emotivamente vicino ai figli ma non “abbiamo polso”, non siamo in grado di dire il sì e il no al momento giusto, tutto questo porta a rendere la relazione con i figli esasperante per i genitori, sono loro che si sentono in disagio non i figli, ci sono tanti genitori esasperati distrutti, che non ce la fanno più. Ma cosa è questa fermezza educativa?
È la capacità di prendere delle decisioni emotivamente difficili ma che rappresentano l’interesse educativo dei figli, resistendo a pressioni psicologiche esterne ed interne che tendono ad indebolire e delegittimare gli atteggiamenti educativi valutati come giusti.
La capacità di resistere è la caratteristica della fermezza educativa: resistere non solo alle pressioni esterne cioè quelle messe in atto dai figli ma soprattutto a quelle interne “inconsistenze psicologiche inconsapevoli”, cioè quelle paure che scattano dentro di noi e condizionano il nostro modo di comportarci. Per agire la fermezza educativa è necessario conoscerci, tenere sotto controllo il nostro carattere essere consapevoli dei nostri punti deboli che ci impediscono di agire, non dobbiamo dipendere dal giudizio dei figli ma solo dalla nostra coscienza e intelligenza, dobbiamo conoscere la verità emotiva di noi stessi e ricordarsi che: “la verità si lascia trovare da chi la cerca”.
La conoscenza più profonda di noi è sentire che abbiamo valori che sentiamo come veri che abbiamo certezze morali interiori, se dentro di noi non abbiamo convinzioni non possiamo educare, senza verità siamo smarriti, non riusciamo a trovare la direzione e come tali siamo considerati agli occhi dei figli. I genitori non devono essere considerati solo dei fornitori gratuiti (es: per fare la ricarica al cell.) ma hanno il diritto e il dovere di essere rispettati e non sfruttati, cosi come i genitori amano i figli è dovere che anch’essi amino i genitori per crescere e poter amare in futuro. Cerchiamo di far sì che i figli sappiano credere in genitori buoni e giusti che siano anche in grado di sanzionarli e limitarli al momento giusto senza la paura di perdere il loro amore, solo cosi li possiamo aiutare a vivere una vita buona e giusta.
Vale la pena spendersi per qualcuno?
“la verità vi prego sull’amore”


Inviato da Ximon su 7/2/2007 6:46:49 (931 letture)

...... Con il termine fermezza si intende la capacità di prendere decisioni emotivamente difficili ma che rappresentano l’interesse educativo reale dei figli, resistendo alle pressioni psicologiche interne o esterne tendenti a indebolire, delegittimare o modificare gli atteggiamenti educativi intuiti come opportuni e valutati come giusti.
La pratica della fermezza educativa comporta, per il genitore, l’esperienza di un’importante difficoltà emotiva, dovendo rinunciare al suo naturale desiderio di " vedere il figlio contento", ed accettare il principio che per crescere bene e per realizzarsi egli debba necessariamente passare attraverso l'esperienza della rinuncia, dell'impegno, del sacrificio, dell’accettazione del limite all’appagamento suoi desideri.
Chiedere ai figli comportamenti impegnativi o imporre loro rinunce dolorose è inevitabile nell’esperienza di ogni educatore. La fortezza è la forza di resistere alle difficoltà ed al dispiacere richiesto dall'agire per il bene del figlio.


..... Queste alcune delle profonde parole che il Dott. Osvaldo Poli ha pronunciato ieri sera davanti alla nutrita platea di genitori del comprensorio "Basso Sebino"; il tema: LA FERMEZZA EDUCATIVA....

Lascio a Kia (che ne ha fatto proposito), l'onere di pubblicare il sunto dell'incontro... Voglio solamente invitare tutti i genitori a partecipare al prossimo incontro (che si terrà al Cinema di Sale Marasino e non nella chiesa ex. Disciplini ndr.) perchè ne vale veramente la pena!!

.... le parole dell'incipit di questo breve articoletto/notizia sono tratte da un elaborato del Dott. Poli che è liberamente "scaricabile" accedendo a questo link: "La virtù della fermezza".

Attendo con impazienza il riassunto di kia e invito tutti a riempire la sala il prossimo Martedì 13 febbraio 2007 (ore 20:30) per ascoltare qualcosa sul tema :"LE DIFFERENZE DELLO STILE EDUCATIVO DEL PADRE E DELLA MADRE - Come riscoprire e rivalutare la sensibilità educativa maschile."


Arrivederci!

Ximon


« 1 ... 215 216 217 (218) 219 220 221 ... 251 »
 Immagini da Marone


 Cerca

Ricerca avanzata

 Calendario
Apr 2024
LuMaMeGiVeSaDo
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Festa nazionale - Anniversario della Liberazione
26
27
28
29
30
Calendario Calendario  
Notizie Notizie  

 Sondaggi
Vedete di buon occhio una modifica globale alla grafica del sito?
Si
No
Queli parti del sito trovate più difficili da raggiungere e meno visibili?
Notizie
Forum
Immagini
Pillole da Marone
Calendario
Guida al sito
Chat
Giochi
Marone nel pallone
riuscite a vedere completamente le pagine orizzontalmente?
Si
No
Quali blocchi usate di più sulla home page?
Commenti recenti
Discussioni recenti
Discussioni più viste
Notizie Recenti
Notizie più lette
Ultimi eventi calendario inseriti
Prossimi eventi in calendario
Pillole da Marone: ultime pubblicazioni
Pillole da Marone: le più lette
Immagini da Marone
Cerca
Calendario
Nuove immagini
Link vari: ONLUS, Solidarietà, Aiuto
Link vari: cultura, svago, informazione e... di tutto un po'
Link utili
Utenti Online
Menu utente
Menu principale

 Nuove immagini

14/4/2016

14/4/2016

22/11/2013

22/11/2013

22/11/2013

4/11/2013

24/6/2013

24/6/2013

24/6/2013

24/6/2013

6/3/2013

27/2/2013

26/2/2013

25/2/2013

25/2/2013

 

Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
:: FI Theme modifyed by Nicola Pezzotti